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Lineup / Biografie
TBB 2015 - Live in Bellinzona 

 
Programma del venerdì:

Inizio concerti ore 19:30, apertura cancelli ore 17:00, si esibiranno:

  • MOTHER'S MILK (Red Hot Chili Peppers Tribute Band)
  • VASCO JAM (Vasco Rossi Tribute Band)
  • UPPERCUT in orchestra (Metallica, SOAD, Gun's n Roses,ecc.) Band + violini viola e cello. 


 
Programma del sabato:

Inizio concerti ore 16:15, apertura cancelli ore 13:00, si esibiranno:

  • WILD GOES SMASHED (Punk Rock/Ska)
  • BRAIN FREEZE (Punk Rock)
  • MESA BED AND BREAKFAST (Rock)
  • THE HOT WOOD (Blues Rock)
  • TRENINCORSA (Folk Rock)
  •  MODENA CITY RAMBLES (Folk Rock) 

Biografie: 
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MODENA CITY RAMBLERS

I MODENA CITY RAMBLERS nascono nel 1991 come gruppo di folk irlandese, innamorati della musica e delle tradizioni dell’isola di Smeraldo. Dopo lo storico demo-tape COMBAT FOLK (MCR, 1993), nel 1994 esce il primo album, RIPORTANDO TUTTO A CASA, piccolo e raro caso d’immediato successo a livello underground, poi ripubblicato dalla Blackout / Mercury. E' un disco con cui i Ramblers rivendicano un’identità meticcia, fatta di Irlanda ed Emilia, dei racconti sulla Resistenza e degli anni ‘60, di viaggi e di lotte. Nel 1996 arriva nei negozi il secondo lavoro, LA GRANDE FAMIGLIA (Black Out / Mercury). Il suono comincia a cambiare e il folk (fin dall'inizio suonato con attitudine punk) a indurirsi, contaminandosi con il rock. Terzo capitolo discografico nel 1997: esce TERRA E LIBERTA’ (Black Out / Mercury), fortemente influenzato dai viaggi nel continente latino-americano, dalla lettura e dalla frequentazione di molti scrittori di quelle terre. Il combat folk si arricchisce di suggestioni letterarie, di suoni più elettrici e di collaborazioni di prestigio con Bob Geldof, Paolo Rossi, Paco Taibo II e Luis Sepulveda. Nel 1998, dopo oltre 500 concerti, i Ramblers realizzano RACCOLTI (Black Out / Mercury), a oggi l’unico cd registrato dal vivo, completamente in acustico. Nel 1999 il gruppo pubblica FUORI CAMPO (Black Out / Universal), ultimato come i precedenti all’Esagono di Rubiera (RE) con il nuovo marchio Universal che si sostituisce al vecchio Polygram: nelle sue canzoni convivono i suoni del folk irlandese degli esordi e la nuova ricerca espressiva più “contaminata”. FUORI CAMPO viene pubblicato anche in Giappone, per la locale consociata Universal.

Nello stesso anno la Giunti da alle stampe la prima vera biografia dei Ramblers, Combat Folk: l’Italia ai tempi dei Modena City Ramblers, scritta da Paolo Ferrari e Paolo Verri.

Dalle piazze italiane ai piccoli club delle Asturie e della Catalogna, dai campi Saharawi nel deserto con esibizioni solidali, dalla Bolivia al Sudafrica all’interno d’importanti festival, i Modena City Ramblers macinano km e impegni, proponendosi come fenomeno non solo italiano.

Dopo un’importante tournée “resistente” realizzata assieme ai Gang col nome di “Gang City Ramblers” gli MCR registrano il nuovo disco a Napoli, affidandosi ad un produttore esterno: Enzo “Soulfingers” Rizzo, scelto per i  lavori fatti tra gli altri, coi Mano Negra e Les Negresses Vertes. RADIO REBELDE esce nel febbraio 2002 per la Blackout / Universal; nelle sue tracce il punk, l’elettronica, il dub, il reggae, i ritmi africani, latini e balcanici s’inseriscono sull’originaria base folk / popolare in maniera personale e innovativa.

Nello stesso anno il gruppo inaugura una propria etichetta di produzione discografica: la Modena City Records. Il primo titolo pubblicato dalla MCRecords nel Febbraio del 2002 è PAZIENZA SANTA dei “Paulem”, folk band dell’Appennino modenese.

La tournée di RADIO REBELDE dura un anno e mezzo senza confini per gli MCR: nei primi mesi del 2003 sono ospiti della comunità zapatista del Chiapas e suonano per gli indios del vicino Guatemala. Nel Giugno 2003, viene pubblicato il mini-cd MODENA CITY REMIX (Black Out / Mercury), un progetto per i dancefloor  con remix di artisti e dj particolarmente apprezzati per il loro stile dai Ramblers: tra gli altri i britannici Transglobal Underground e  i Feel Good Productions.

In esclusiva per la campagna di solidarietà internazionale “Acqua per la Pace” lanciata da Coop, nel Dicembre 2003 la Coop pubblica il mini-cd GOCCE, i cui interi proventi vanno a finanziare la costruzione di un pozzo in Palestina.

Il nuovo album ¡VIVA LA VIDA, MUERA LA MUERTE! arriva nei negozi nel Gennaio 2004,  prodotto da Max Casacci dei Subsonica, sempre per la Blackout-Mercury/Universal. Diventerà disco d’oro, superando le cinquantamila copie vendute, mentre la canzone “Ebano” vincerà il prestigioso premio “Amnesty – Voci per la libertà”, come esempio di brano impegnato nell’ambito delle tematiche dei diritti umani. Sempre nel 2004 arriva nei negozi il primo DVD ufficiale della band, CLAN BANLIEUE: 1992-2004, la Grande Famiglia in Movimento (Universal/ Black Out).

Nell’Aprile 2005 vede la luce APPUNTI PARTIGIANI (Mescal/ MCRecords), in coincidenza con il sessantesimo anniversario della Liberazione. La produzione del disco, seguita direttamente dai Ramblers, vede la partecipazione, tra gli altri, di Francesco Guccini, Moni Ovadia, Piero Pelù, Goran Bregovic e la sua Wedding and Funeral Band nonché il britannico Billy Bragg, tutti a interpretare brani legati al tema della Resistenza. Il cd è il primo a essere pubblicato dalla Mescal, fino a questo momento Management e Booking Agency del gruppo, seppure con distribuzione Universal. Come già i precedenti due cd, l’album arriva nella Top Ten italiana di vendite discografiche, diventa disco d’oro e si accompagna a un ennesimo fortunato tour che porta la band in giro per l’Italia.

Alla fine del 2005, arriva l’abbandono del cantante Stefano “Cisco” Bellotti: dopo 14 anni di concerti, dischi, viaggi e incredibili soddisfazioni, Cisco compie una scelta che, come in precedenza per altri abbandoni (Alberto Morselli, cantante assieme a Cisco nel primo album, Marco Michelini, violinista nei primi due dischi della band prima dell’ingresso di Francesco “Fry” Moneti, Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, chitarra e fisarmonica fino a FUORI CAMPO), è figlia soprattutto di esigenze personali ed è compiuta con grande serenità e senza dissapori.

I nuovi elementi – che colmano il vuoto vocale - provengono dalla cerchia di amici e compagni di strada dei Ramblers: Davide “Dudu” Morandi, cantante dei conterranei “Mocogno Rovers” (compare anche nella copertina di GRANDE FAMIGLIA) e, prima presenza femminile stabile nel gruppo, la cantante e attrice Betty Vezzani.

Per la produzione artistica del nuovo disco la band chiama il noto produttore inglese Peter Walsh, già collaboratore, tra gli altri, di Simple Minds e Peter Gabriel. Tra gli ospiti di rilievo che partecipano alle registrazioni la brass band macedone Original Kocani Orkestar e il celebre musicista irlandese Terry Woods, membro dei Pogues e tra i principali esponenti del folk irlandese dagli anni ‘70 ad oggi. DOPO IL LUNGO INVERNO (Mescal/MCRecords) esce nel Novembre 2006 ed entra immediatamente in classifica all’undicesimo posto.

Dopo un tour di 100 tappe e oltre duecentomila presenze, il 6 Ottobre giunge la tragica notizia della scomparsa, in seguito ad un incidente stradale, di Luca “Gabibbo” Giacometti, mandolinista e bouzoukista nella band dal 2002.  I Ramblers e Cisco lo piangono assieme a migliaia di fans giunti da tutta Italia a Correggio (RE), dove “Gaby” aveva vissuto i suoi anni emiliani.

Col nuovo anno è pronto il disco “internazionale” su cui i Ramblers avevano nei due anni precedenti lavorato assieme a Terry Woods: BELLA CIAO (Italian Combat Folk For The Masses), pubblicato nel Gennaio 2008 dalla MESCAL/MCRecords in Italia, Germania, Olanda e Svizzera.  Il disco contiene alcune delle canzoni più significative dello stile e del percorso musicale dei Ramblers “rilette” con l’aiuto di Terry Woods, nonché alcuni inediti tradizionali incisi per l’occasione.

Nel Novembre 2008, Massimo “Ice” Ghiacci, storico bassista della band, pubblica per la Mescal/MCRecords il suo cd d’esordio solista, COME UN MANTRA LUMINOSO, registrato l’anno precedente durante i mesi di pausa del tour. L’album si caratterizza per essere il primo disco “parallelo” al percorso della band licenziato da un membro che rimane a pieno titolo nella formazione.

Nello stesso periodo gli MCR rientrano tra le mura amiche dello studio di registrazione Esagono. La produzione torna a essere curata direttamente dai Ramblers, che scrivono e arrangiano tutte le dodici canzoni del disco, molte delle quali legate al concetto di libertà, in tutte le sue diverse declinazioni personali e sociali. ONDA LIBERA (Mescal/MCRecords) è l’undicesimo album nei sedici anni di attività discografica della band e vede la luce nell’Aprile 2009; al disco partecipa anche il nuovo fisarmonicista e tastierista Leonardo Sgavetti.

A un mese dalla pubblicazione del disco, i Ramblers e LIBERA - l’associazione di cooperative creata da Don Luigi Ciotti - portano in giro per l’Italia “Onda Libera in Libera Terra”, un tour particolare che vede la band, assieme ad una serie di numerosi ospiti (fra i quali Dario Fo e Marco Paolini), esibirsi presso i beni confiscati alle mafie sui quali operano le cooperative di LIBERA. Da questa bellissima e originale esperienza, Libera in collaborazione col gruppo Abele, realizza un Dvd, edito da Giunti, dal titolo “ONDA LIBERA”, che ben documenta i giorni della carovana.

Dopo un’intensa estate di concerti, giunge la notizia dell’abbandono della band da parte di Kaba Cavazzuti  (già primo produttore e poi musicista nel gruppo) e Betty Vezzani. Per entrambi la decisione è dettata da scelte di vita strettamente personali.

Nel mese di Novembre, prende il via il tour dei 15 anni da “RIPORTANDO TUTTO A CASA“, che vede l’ingresso del chitarrista Luca Serio Bertolini, cantautore e tecnico al seguito della band ormai da tempo, nonché l’ennesimo “ritorno” del fondatore, Luciano Gaetani. Terminata la lunga serie di concerti, nell’autunno 2010 il gruppo si concentra nella realizzazione di uno spettacolo teatrale, “SALA D’ASPETTO – Storie e musiche di viaggiatori di terza classe”, prodotto assieme all’attore Bruno Cappagli e alla compagnia bolognese La Baracca. Lo spettacolo ripercorre gli ultimi sessant’anni di storia del nostro Paese, attraverso le musiche dei MCR. Con gli ultimi mesi dell’anno la band si chiude tra le consuete mura dello studio Esagono di Rubiera (RE) per la registrazione del nuovo disco. 

SUL TETTO DEL MONDO viene pubblicato da MESCAL/MCRecords nel Marzo 2011 ed è il dodicesimo capitolo della vicenda artistica della band, nata esattamente vent’anni prima. Tredici sono le canzoni del cd; tutte scritte, arrangiate e prodotte dai MCR stessi. Tra i pochi amici musicisti ospiti nelle canzoni, spicca il nome di Tony Esposito, storico percussionista napoletano. In concomitanza con l’uscita del disco parte anche il nuovo tour, che si svilupperà nel corso dell’anno con oltre 80 date, tra le quali la partecipazione al tradizionale concerto del Primo Maggio di piazza San Giovanni a Roma e l’Italia Wave Love Festival di Lecce, dove gli MCR fanno saltare e ballare uno stadio intero; la sua conclusione avviene l’ultimo  dell’anno in Piazza del Duomo a Modena, gremita all’inverosimile.

La band non si concede riposo e già nel Marzo 2012, dopo averci lavorato a lungo come progettazione e scrittura, pubblica un doppio cd a nome BATTAGLIONE ALLEATO (MESCAL/MCRecords distribuito Universal): uno speciale progetto curato dai MCR che firmano anche buona parte delle 26 canzoni presenti, sia come MCR che come gruppi di lavoro aperti a collaborazioni esterne. I dischi celebrano la memoria di un episodio particolare della Lotta di Liberazione avvenuto in terra reggiana nel marzo del ’45: l’assalto al comando nazista della Linea Gotica occidentale, ad opera di cento valorosi combattenti di una forza alleata appunto chiamata “Battaglione Alleato”,  nella quale militarono, al fianco dei partigiani, paracadutisti britannici, soldati russi e disertori tedeschi.

Dopo APPUNTI PARTIGIANI (2005) e la partecipazione a MATERIALE RESISTENTE (1995), questa pubblicazione rappresenta per gli MCR un ulteriore capitolo di un lavoro musicale sulla Memoria Storica che non cessa di essere preminente esigenza artistica e culturale.

Nello stesso mese di Marzo, la band riparte coi concerti dal vivo, la prima tranche dei quali, denominata “Battaglione Alleato Tour”, li vede esibirsi in una speciale scaletta in gran parte composta da canzoni legate alla memoria della Resistenza e della Liberazione, per poi trasformarsi sul palco in buskers, i musicisti da strada, e macinare KM tra Italia ed Europa con il Modena City Buskers Tour, tra un’ospitata all’Infedele di Gad Lerner su LA7 e una partecipazione solidale al Concerto per L’Emilia, che con la diretta su Rai Uno dallo Stadio Dall’Ara di Bologna, ha raccolto fondi per i conterranei della band colpiti dal “sisma infinito”. A tour concluso,  Luciano Gaetani, dopo tre anni in pianta stabile nella band,  ritorna alla sua occupazione principale di psicologo e in sette i Ramblers si concentrano nel lavoro d’arrangiamento e registrazione di un nuovo progetto discografico, impegnandosi per gli ultimi mesi dell’anno nello studio del chitarrista Luca Serio Bertolini e, dopo tanti anni di Esagono (lo storico studio di registrazione di Rubiera, chiuso nel 2011) nel Vox Recording Studio di Reggio Emilia. Il 5 Febbraio 2013 esce NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE OCCIDENTALE (MESCAL/MCRecords, distribuito Universal), doppio cd a prezzo speciale,  tredicesimo  disco e lavoro dalla duplice anima, “combat” e poetica,  incentrato su storie d’Italia di ieri e di oggi. Contestualmente alla sua uscita i Ramblers ripartono con i concerti,  in lungo e in largo per i club e le piazze della Penisola, con un nuovo tour che li accompagna fino alla fine dell’anno con oltre settanta concerti.

Nel 2014 ricorre il ventennale del debutto discografico (RIPORTANDO TUTTO A CASA fu pubblicato nel 1994) e la band decide di celebrare l’evento con uno speciale tour che li vede protagonisti da marzo in avanti nei locali e nelle piazze di tutta  Italia:  con “Venti”, questo il nome scelto per il live, i Ramblers propongono le canzoni più note e qualche chicca  estratta  dalla  loro ventennale  discografia in uno show pensato in tre set: patchanka celtico,  acustico  e combat folk, a evidenziare le tre anime che contraddistinguono  il suono Ramblers.

I MODENA CITY RAMBLERS SONO:

Luca Serio Bertolini: chitarra acustica ed elettrica,  cori
Franco D'Aniello: tin whistle, flauto, sax, tromba, cori
Massimo “Ice” Ghiacci: basso, cori
Francesco “Fry”Moneti: violino, mandolino, chitarra elettrica,  plettri vari
Davide “Dudu”Morandi: voce
Leonardo Sgavetti: fisarmonica e tastiere
Roberto Zeno: batteria,  percussioni, cori


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TRENINCORSA
 
Nascono nell'ottobre 2001 da un’idea di Matteo Carassini, voce e chitarra acustica, che nel giro di qualche mese riunisce il primo nucleo del gruppo: il fisarmonicista Giovanni Bruno e il percussionista Fabio Ferrari. Durante il primo "Festival della musica di Mantova" (2003) incontrano la Toast Records nella persona di Giulio Tedeschi, con cui inizia una collaborazione a livello nazionale e verso l'Europa del Nord.
Con questa etichetta il gruppo affronta la prima esperienza discografica nel 2004, un mini CDdi pezzi inediti, molto scarno ma diretto e sanguigno. L'anno seguente replicano in studio con un album tributo al 60esimo anniversario della Resistenza. Nel 2006 la band prende finalmente la forma quasi definitiva con l’ingresso di un bassista di talento come Ilario Longhi, un formidabile chitarrista come Claudio Noseda e un batterista, che cambierà negli anni fino all'arrivo definitivo dell'affidabile "Pulce" (Giuseppe Gigliola). Escono quindi altri 2 album con la Toast:  "La Danza dei sogni" (2007) e "Verso casa" (2010). Partecipano ad Area Sanremo e si proclamano vincitori della Sezione SanremoDoc (dedicata alle canzoni in dialetto) con il brano "Primavera".

Incidono la canzone/inno "Varés" dedicata  al Varese calcio, che verrà ripetutamente diffusa allo stadio durante le partite di campionato. Nel 2012 esce il molto apprezzato album "Abracadabra" sotto l’etichetta "Latlantide", con cui nel dicembre 2013 esce un mini-cd "natalizio" dal titolo "Un alter Natal". Entra intanto nella band l'ultimo e definitivo "vagone": l’eclettico tastierista/chitarrista Simone Iovenitti.

Innumerevoli i concerti che li portano in tutta Italia, nella vicina Svizzera, in Slovenia e in Francia. Attivi nei maggiori club live, negli eventi open air, ma anche in teatro con lo spettacolo "Luoghi dentro", nato dall’incontro delle proprie canzoni con il libro "Petali nel vento" di Nadir Fieni. Molto importanti le collaborazioni, nei propri dischi, ma anche dal vivo. Da citare quelle con il cantautore lombardo Davide Van de Sfroos, Nanni Svampa , Enrico "Erriquez" Greppi (Bandabardò), Tonino Carotone, Cesareo (Elio e le Storie tese), Roberto Gualdi e Paola Folli.


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VASCO JAM 
 
La band “Vasco Jam” nasce nell’anno 1984 e fu in assoluto la prima “cover band” del mitico Vasco Rossi che in quei anni andava affermandosi sempre più.

Un gruppo agli albori composto da 5 amici con una tecnica musicale lontana da quella odierna ma già grintosa e con le idee in chiaro e che in quell’anno parteciparono ad un concorso musicale a livello Svizzero assaporandosi la prima vittoria della carriera.

Caricati da quel successo la Band iniziò ad aggiungere brani al repertorio e a perfezionarsi iniziando una lunghissima serie di concerti nel nostro Cantone, in Svizzera e in Italia, attirando concerto dopo concerto un pubblico sempre più numeroso.

Negli anni ad avvenire la formazione del gruppo subì innumerevoli cambiamenti di musicisti annoverandone più di una trentina fino agli anni odierni delineando definitivamente la notorietà del gruppo che ad ogni apparizione riesce a proporre uno spettacolo Rock grintoso e di alta fattura ( o statura o…) presenziando a tutti gli appuntamenti più importanti del panorama musicale.



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UPPERCUT in orchestra

Mettete sullo stesso palco 5 musicisti rock e 4 maestri di musica classica e avrete l’affascinante versione “IN ORCHESTRA” del repertorio hard rock e metal degli UPPERCUT!

Un vero viaggio tra i brani storici del repertorio rock più duro, rivisitati e riarrangiati per lasciar spazio ad un quartetto d’archi compost da 2 violini, viola e violoncello. Nothing Else Matters, November Rain, Walk, Toxicity, Comfortably Numb sono alcuni dei brani che acquisteranno nuove sonorità e potenza grazie all’unione di due mondi sulla carta lontani, ma che sul palco sanno trovare l’intesa perfetta.

Uno spettacolo intriso di sudore, violenza, energia, ma che sa essere allo stesso tempo assolutamente raffinato.


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THE HOT WOOD

Jc harpo è un rinomato artista di casa nostra, armonicista cantante
 che da 30 anni calca i palchi In Svizzera  dove vive.
 Anche in europa si è distinto per la sua bravura , insegna l'armonica e si diletta con diverse formazioni, la sua voce potente alternata alla sua armonica lo rendono un vero guerriero da palco, infatti non lo interessa solo il blues, ma con grande maestria suona quasi tutti i generi attuali dal Rock al Funky .
Lo accompagna un'altra grande icona di casa nostra, il suo amico di tante serate 
Max Dega con cui Jc Harpo collabora da 15 anni.
Max è un chittarrista di grande esperienza e versatilità,  la sua voce profonda ed originale completano un artista di gran spessore.
Al bass c'è uno che ha scritto la storia della musica gia dagli anni 70 , incredibile le sue partcipazioni con artisti di alto livello, si tratta di Vanni Patriarca artista talentuoso. 
Alla batteria , colonna portante della band , uno dei grandi maestri della ritmica 
Roby Big Panzeri , un vero gioiello di tecnica e dinamica.

THE HOT WOOD presenteranno un concerto impregnato di rock, funky, blues di altri tempi , ripercorrendo gli anni 70 fino agli anni 90.


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BRAIN FREEZE


Nascono nel dicembre 2009 come band pop-punk che si ispira alla corrente americana. Conosciuti per la loro allegria ed energia, nei primi 2 anni e mezzo di attività contano oltre 30 concerti, una demo e un album. Hanno un repertorio di una quindicina di pezzi interamente realizzati da loro stessi. Il gruppo ha partecipato alla prima edizione di Showtime e a due edizioni di Palco ai Giovani. La band ora gira a pieni regimi ed è sempre alla ricerca di ispirazione e di nuove esperienze.


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WILD GOES SMASHED

I Wild goes Smashed nascono nel 2009 formati da Atto (originariamente al basso), Ivan e Coch. Dopo una lunga serie di concerti sul territorio nazionale e la registrazione di un album intitolato "I caught a bat", nel 2012 decidono di separarsi. Ivan e Coch continuano un progetto parallelo al quale si aggiunge Dado e con cui si esibiscono con un genere Nu-Metal. Dopo due anni capiscono che il genere non era quello giusto per loro e decidono di tornare sui loro passi ricominciando con il Punk-rock. Ad inizio del 2015 contattano Atto che, entusiasta della notizia decide di riunirsi alla band questa volta con le spoglie di chitarrista e cantante. Con la nuova formazione decidono di registrare un nuovo EP chiamato "Back to the origins” di prossima uscita.



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MESA BED AND BREAKFAST

I Mesa B&B nascono ufficialmente nel febbraio 2014 in una cantina di Arzo. Tre amici si riuniscono con l’idea di passare una serata ricordando le vecchie esperienze musicali di ciascuno di loro (Neurockers, BCS, Blend71). Ma l’impulso di riprendere in mano gli strumenti è troppo forte e quella stessa sera, prende forma quella che sarà in seguito la prima canzone della band nascente: “Mary and the Monkey”. Lo scopo essenziale era uno: divertirsi. Poi inaspettatamente a fine estate 2014 viene proposto loro di esibirsi per un primo concerto live, aprendo di fatto la serata ai Make Plain. Una serata rivelatasi un successo. Musica e testi originali che sono un filo conduttore ed uniscono i vari stili musicali, rendono le canzoni un marchio decifrabile dei Mesa B&B.
 


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MOTER'S MILK

Nati dalla passione per i Red Hot Chili Peppers, Marco Aricci (basso) e Armando Errico (chitarra) Massimo Pascaretta (batteria) fondano la band nel 2003 (originariamente Anthym). Alla ricerca di un cantante, purtroppo mai trovato, i tre fondano altri gruppi, sia insieme che separatamente, mettendo da parte il progetto RHCP cover. Ma nell'aprile 2012, in occasione del Musicalbar di Biasca, Armando e Marco incontrano Steve Lanzetti (batteria) e scoprono di avere la passione per i RHCP. Subito si ha voglia di provare a rimettere la band, e Steve contatta Luca Lambertini che accetta anche lui di entrare a far parte come cantante della cover band. Ora stanno finendo di preparare una ventina di brani per poter fare la nostra serata.
    


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